
Hai un carattere estroverso? Sei una persona determinata che non si da mai per vinta?
Eri descritto dalle maestre come una creatura particolarmente vivace? Se in aggiunta a tutto questo, hai avuto anche la fortuna di nascere in Sicilia, allora ti sarà molto familiare un classico gesto, prevalentemente paterno, che viene utilizzato con efficacia per stoppare l’eccessiva caparbietà e la strabordante vitalità.
I polpastrelli dell’indice e del pollice si uniscono a formare un anello e le altre 3 dita restano aperte a ventaglio mentre la mano, a braccio teso, viene direzionata sul soggetto al quale è rivolto il gesto. Vuol dire: “Se non la smetti ti ammazzo!”
A guardarlo dall’ esterno, potrebbe apparire come una sorta di raggio invisibile paralizzante, uno dei tanti super poteri dei siciliani. Come spesso accade, cambiando il suo utilizzo e l’orientamento nello spazio, il gesto assume connotazioni molto differenti. Nel caso in cui non aveste ancora indotto vostro padre al livello massimo di esasperazione, portando indietro la mano e muovendo l’avambraccio in direzione del viso, potrebbe avvertirvi di non avere più pazienza e che non siete più autorizzati a ripetere quello che state facendo o dicendo. Con l’inarcamento delle sopracciglia e lo sgranamento degli occhi il messaggio a questo punto è chiaro: “Non ti azzardare a farlo ancora!”.
PATERNAL GESTURES
Are you an outgoing character?
A resolute person who never gives up?
Did your teachers describe you as a particularly lively crteature?
Plus, if you are also lucky to be born in Sicily, you will be familiar with a typical gesture, mainly paternal, efficiently used to stop your obstinacy and overflowing vitality.
The fingertips of his forefinger and thumb are joined and bent into a ring shape, the other 3 fingers are open like a fan while his hand - with his arm stretched - is directed towards whom the gesture is addressed: “If you don’t stop, I’ll kill you!”
From the outside, it might look like a sort of paralysing invisible ray, one of the many superpowers of the Sicilians.
Or by moving his hand backwards and his forearm towards his face: “Don’t you dare do that again!”.